Il TAR dà ragione al GAL Marghine su tutta la linea

Da oggi pastori, artigiani, cooperative, agricoltori, cittadini che partecipano a programmare lo sviluppo del territorio con i GAL non devono avere più paura di essere trattati come delinquenti in conflitto d’interessi.

IL TAR HA CONFERMATO QUELLO CHE NOI DA FEBBRAIO 2020 ABBIAMO SPIEGATO INSISTENTEMENTE AGLI UFFICI DELL’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA: il conflitto d’interesse non sussiste e non è ammissibile confondere gli atti di programmazione con gli atti di gestione.

Gli uffici dell’Assessorato invece ci hanno rubato 1 anno e mezzo per l’attuazione della nostra strategia. 1 anno e mezzo in cui l’intero GAL ha dovuto PERDERE TEMPO a dare risposte a innumerevoli, e a volte fantasiose, contestazioni da parte degli uffici dell’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA. È di pochi giorni l’ultima fantasiosa lettera ricevuta dal GAL, per la quale abbiamo dovuto chiedere all’Assessore e al Direttore Generale di verificare se gli uffici lavorano su documenti ufficiali o dando ascolto a chiacchiere.

Oggi, come abbiamo fatto in questi mesi, possiamo proseguire con la realizzazione della nostra Strategia con ancora più convinzione, ma è evidente che vorremo e pretenderemo di avere adeguate risposte in tutte le opportune sedi sull’anno e mezzo che ci è stato tolto.

Adesso ci auguriamo che chi ha sbagliato paghi. Il GAL si impegnerà a quantificare sia i danni subiti direttamente che in capo ai beneficiari. A titolo di esempio a febbraio 2020 i nostri pastori erano pronti a realizzare gli investimenti del bando 4.1, e il ferro costava il 40% in meno e il legno oltre il 50%. Di fatto, tra tutte le altre cose, i beneficiari del nostro GAL potranno realizzare solo la metà dell’intervento previsto (solo mezzo fienile…)

Noi non abbiamo mai avuto dubbi https://www.galmarghine.it/forse/