Noragugume e la Casa del Pellegrino: accoglienza autentica lungo il Cammino di Santu Jacu

La Casa del Pellegrino a Noragugume | Cammino di Santu Jacu San Giacomo | Rita Zaru

Noragugume è un piccolo borgo di 260 abitanti che fa parte della regione storica del Marghine insieme ad altri nove comuni. Già il nome evoca un passato che si perde nella memoria: anche con uno sguardo distratto al territorio emergono testimonianze imponenti, come Sa Pedra ’e Taleri. Studiosi e storici hanno sottolineato come l’origine del paese sia legata ai racconti che lo connettono a questi antichi monumenti, radicando Noragugume nel suo passato preistorico e nei miti locali.

La devozione a San Giacomo risale invece al periodo aragonese, testimoniata da un’antica casa con stipiti in trachite rossa. Questo edificio, acquisito al patrimonio comunale, è stato destinato a diventare la Casa del Pellegrino, punto di accoglienza lungo il Cammino di Santu Jacu.

L’intervento con il GAL Marghine – spiega la sindaca Rita Zaru – è servito a completare il processo di riqualificazione della casa aragonese. Grazie al GAL abbiamo potuto concludere gli allestimenti interni e sistemare gli spazi esterni, rendendo la struttura finalmente funzionale all’accoglienza dei pellegrini che transitano lungo il cammino”.

Il Cammino di Santu Jacu nasce da un’idea di Umberto Oppus e dal lavoro del Comune di Mandas come capofila, sulla base di uno studio condotto in Spagna che riconosce il passaggio e l’evangelizzazione di San Giacomo in Sardegna prima di raggiungere Compostela. Il percorso è partito da nove comuni sardi che hanno San Giacomo come patrono ed è cresciuto negli anni.

Vedi l’intervista a Rita Zaru:

La Casa del Pellegrino di Noragugume sarà la prima in Sardegna sul modello dei paradores spagnoli e offrirà ospitalità a chi percorre il cammino, unendo spiritualità, cultura e tradizione. “Questo progetto è stato reso possibile grazie alla sensibilità del GAL verso i territori e al rispetto per le nostre radici. Per noi è importante portare a termine un progetto che rispecchi ciò che siamo: non saremo mai una destinazione turistica, ma possiamo offrire accoglienza autentica, ospitalità, tradizione, religione e cultura”, sottolinea Zaru.

La struttura nasce dalla trasformazione di un’antica dimora aragonese, che ora funge da “albergo del pellegrino”, offrendo ospitalità e servizi ai viandanti e promuovendo il turismo religioso locale. Ubicata nella piazza principale del borgo, in Piazza IV Novembre 1, la Casa del Pellegrino di Noragugume offre due camere con servizi privati, arredate da artigiani locali che uniscono tradizione e comfort contemporaneo. Gli ambienti, curati nei dettagli, possono accogliere fino a sette viaggiatori e sono pensati per garantire ospitalità e funzionalità a chi percorre il Cammino di Santu Jacu o visita il borgo. La struttura dispone anche di un giardino e di una lavanderia, offrendo così uno spazio semplice ma completo, dove ritrovare calma e autenticità.

L’obiettivo non è solo accogliere il visitatore, ma integrarlo nella comunità, nei suoi ritmi e nella sua vita quotidiana. “Il GAL ha reso possibile la concretizzazione di questa visione del turismo, cucita su misura per la nostra realtà”, aggiunge la sindaca.

Il progetto della Casa del Pellegrino di Noragugume si inserisce in una visione più ampia di ospitalità diffusa, che guarda al futuro con nuovi interventi (su altre linee di finanziamento): la realizzazione di un’area sosta camper e di un punto ristoro dedicato ai pellegrini e ai visitatori del borgo. Un piano coerente con l’identità del paese e con la determinazione della sindaca Rita Zaru, che punta a rafforzare un modello di accoglienza autentico, sostenibile e radicato nel territorio.