
Il complesso archeologico di Santa Sabina, a pochi passi da Silanus, è uno dei siti più rappresentativi del patrimonio storico e culturale del Marghine. La sua unicità sta nella compresenza – nello stesso spazio – di monumenti appartenenti a epoche diverse: la chiesa campestre romanica dedicata a Santa Sabina, una grande tomba di giganti nuragica e i resti di un nuraghe. Un intreccio che testimonia la continuità fra i culti antichi e quelli cristiani e sottolinea l’importanza rituale che il sito ha avuto per secoli nel territorio.
Vedi l’intervista a Mario Sussarellu, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Silanus:
“Abbiamo voluto partecipare al bando del GAL proprio perché conosciamo le peculiarità di questo sito e la sua forte attrazione turistica. Ritenevamo opportuno riqualificare una serie di strutture per restituire valore all’area”, racconta l’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Sussarello.
Il progetto è partito dal centro servizi, situato lungo la statale 129, arteria trafficata e potenziale punto di accesso per migliaia di visitatori. Grazie al sostegno del GAL è stato possibile realizzare un intervento articolato: manutenzione, riorganizzazione degli spazi e introduzione di strumenti innovativi per la promozione. Sono stati prodotti video multilingue, presto disponibili tramite totem interattivi, e rinnovata la segnaletica turistica.
“Il centro servizi deve diventare il fulcro da cui far partire i flussi turistici – spiega Sussarello –. Da qui vogliamo che i visitatori si muovano per scoprire Santa Sabina e, con essa, l’intero patrimonio di Silanus e dei comuni adiacenti: almeno sette chiese di straordinario valore e il Museo Sa Domo de Sa Poesia Cantada, dedicato alla poesia cantata in Sardegna”.
L’intervento del GAL è stato determinante: “Per i comuni le risorse sono sempre scarse, questa è stata una vera boccata d’ossigeno. Abbiamo lavorato duramente ma ne è valsa la pena”.
Guardando al futuro, l’amministrazione intende rilanciare Santa Sabina come polo centrale del turismo archeologico e culturale del Marghine. “Il rapporto con il GAL è stato professionale e costruttivo: ci consente di sviluppare le potenzialità del territorio non solo a livello culturale e turistico, ma anche economico e professionale. Silanus ha un patrimonio che merita di essere conosciuto e valorizzato”, conclude Sussarello.